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L'omaggio a Betye Saar da parte della Cal State LA

LOS ANGELES. Per la rubrica "Arte dagli USA" di ARTSTART, Cynthia Penna, Art director e curatrice di ART1307, Istituzione culturale con sedi a Napoli e Los Angeles, ci porta in California, dove l'Università Cal State LA rende omaggio con la mostra "Mojo Rising" a cura di Jill Moniz alla grande artista afroamericana Betye Saar.



di Cynthia Penna

Direttore artistico e curatore

ART1307 Napoli - Los Angeles


Introduciamo oggi non solo una mostra, ma una Università Americana che non molti conoscono in Italia, ma che si pone come una delle eccellenze della cultura in tutta la California. La Cal State University di Los Angeles è la prima università pubblica globale nel cuore di LA. L'università è considerata il numero uno negli Stati Uniti per la crescente mobilità degli studenti. Cal State si dedica all'impegno, al servizio e al bene pubblico, offrendo programmi nelle scienze, arti, affari, giustizia criminale, ingegneria, assistenza infermieristica, educazione e scienze umane. Fondata nel 1947, l'Università è al servizio di più di 26.000 studenti per anno ed ha più di 250.000 illustri ex-alunni. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.CalStateLA.edu.


La Ronald Silverman Gallery

L'arte esprime, educa e influenza i concetti che definiscono la storia, la cultura e la società. La Ronald Silverman Gallery si trova all'interno del campus della Cal State ed è impegnata a soddisfare le esigenze di una comunità urbana diversificata attraverso l'arte. La Silverman Gallery offre un vivace programma che include artisti affermati e in erba, nonché artisti e studiosi acclamati in tutto il mondo. Presenta tutto l'anno mostre culturali ed educative con artisti di tutte le età, compresi i lavori dei docenti di Cal State e degli studenti laureati e universitari.

La Ronald H. Silverman Fine Arts Gallery presenta attualmente la mostra dal titolo: "Mojo Rising" a cura di Jill Moniz, che mette in luce l'influenza e l'ispirazione di Betye Saar su due generazioni di artisti di Los Angeles.


"L'arte della Saar non è arte di protesta e non è neanche arte 'politica'; l'arte della Saar, carica di misticismo, entra di prepotenza nell'anima e nella mente ed invita ad una riflessione introspettiva profonda".

SFOGLIA LA GALLERY FOTOGRAFICA DELLA MOSTRA (Ph. Gareth Mackay)


Quasi 50 anni fa, l'Università Cal State LA espose la prima mostra di ricerca di Betye Saar dal titolo: "Betye Saar: Selected Works 1964-1973", che includeva Mojo Handbag (1970), Nine Mojo Secrets (1971) e Rainbow Mojo (1972), e altri oggetti che mostravano la sua propensione per il misticismo. Betye Saar è attualmente considerata una delle maggiori voci statunitensi in campo artistico. Lo scorso anno una lunga e complessa personale presso il County Museum of Arts (LACMA) l'ha consacrata come tale. La sua voce attualmente è ancor più ascoltata e tenuta in grande considerazione in relazione all'attualizzazione delle rinnovate lotte degli Afro-Americani che dal mese di Maggio scorso sono esplose in tutta l'America a causa degli omicidi di persone di colore operati dalla polizia. Ma l'arte della Saar non è arte di protesta e non è neanche arte "politica"; l'arte della Saar, carica di misticismo, entra di prepotenza nell'anima e nella mente ed invita ad una riflessione introspettiva profonda.

"Betye Saar è ancora un 'prestigiatore' che utilizza diverse iconografie culturali per ritualizzare l'attività di recupero degli oggetti, indagare l'identità e dibattere su come e dove troviamo la bellezza. Oggi, con questa nuova mostra, la curatrice Jill Moniz riflette sull'eredità attuale di Betye Saar, in particolare su come il suo linguaggio visivo ha lasciato spazio agli artisti per ri-immaginare i materiali in nuovi contesti e creare lavori incentrati sulla poetica del tempo, della razza e del genere. Mojo Rising presenta la ricerca sia di Saar che degli artisti locali che sono ispirati da queste idee per creare narrazioni culturali e oggetti coinvolgenti che sfidano la normale retorica e rivelano pratiche influenzate dall'incessante impegno di Saar nel creare, condividere, insegnare e incoraggiare artisti a Los Angeles e oltre". (Jill Moniz)

Mojo Rising include opere di Alison e Lezley Saar; gli ex studenti di Saar all'Otis College of Art and Design Kerry James Marshall e Sarah Perry; i contemporanei del movimento Black Arts West di Saar John Outterbridge e David Hammons; così come Tanya Aguiñiga, Kelly Berg, Lavialle Campbell, Kendall Carter, Carolina Caycedo, Chelsea Dean, Keiko Fukazawa, Yrneh Gabon, Todd Grey, Regina Herod, Maddy Inez Leeser (nipote di Saar), Michael Levell, Lilah Lutes, Rodney McMillian, Rosalyn Myles, Echiko Ohira, Miguel Osuna, Duane Paul, Emma Robbins, Cordellus Smith Abadachi, Lisa Diane Wedgeworth, Monica Wyatt e Brenna Youngblood.

Dr. Jill Moniz, curatrice indipendente, presidente di "Quotidian" no profit cultural institution Los Angeles, PhD professor

Dr. Mika Cho, Direttore, Ronald H. Silverman Fine Arts Gallery, Cal State LAv

Sig. J. Emilio Flores, Direttore foto / video, Ufficio comunicazioni e affari pubblici, Cal State LA

Sig. Gareth Mackay, fotografo

Date della mostra: dal 24 agosto al 9 ottobre 2020

Visualizza la mostra virtuale sugli account dei social media della Ronald H. Silverman Fine Arts Gallery


Le immagini pubblicate insieme al testo sono state gentilmente fornite da Cynthia Penna e sono state scattate dal fotografo Gareth Mackay con l'autorizzazione alla pubblicazione da parte di Mika Cho, Direttore della Ronald H. Silverman Fine Arts Gallery.


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