top of page

Intervista a Mogol: "emozioni" di musica e parole

MILANO. Vittorio Schieroni intervista Giulio Rapetti Mogol, vera e propria icona della musica italiana, tra i più rappresentativi autori di testi musicali, in occasione del conferimento da parte dell'Università IULM di Milano del Master ad Honorem in Editoria e Produzione musicale, cerimonia svoltasi il 28 ottobre 2024. Nel corso della sua lunga carriera Mogol ha scritto i testi di molti successi per cantanti come Lucio Battisti, Mina, Renato Zero, Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Adriano Celentano, Caterina Caselli, Riccardo Cocciante.

Nato a Milano nel 1936, Mogol ha iniziato la sua attività di autore nel 1961; tanti i successi e i prestigiosi riconoscimenti ottenuti nel corso del tempo. L'intervista tocca alcuni aspetti importanti della storia personale e professionale di Mogol, un mondo fatto di musica e parole da cui sono nati tanti capolavori della canzone italiana.

Tra le diverse iniziative a cui il Maestro si sta dedicando in questo momento si ricorda il CET - Centro Europeo di Toscolano, associazione non profit da lui fondata nel 1992 con lo scopo di valorizzare e qualificare principalmente nuovi professionisti della musica pop; la diffusione del suo libro "La Rinascita: La salute è il risultato di una cultura assimilata e applicata con rigore" (Editore L'Altra Metà, 2024), scritto con il contributo di medici e ricercatori scientifici, con l'intento di suggerire soluzioni per individuare ciò che fa bene e ciò che fa male alla salute; lo spettacolo "Emozioni", un viaggio tra le canzoni di Battisti e Mogol con Gianmarco Carroccia, il cui tour è iniziato al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (3 novembre 2024) e proseguirà con tappe a Catania (Teatro Metropolitan, 27 novembre), Palermo (Teatro Golden, 28 novembre), Aprilia (Teatro Europa, 7 dicembre), Napoli (Teatro Acacia, 22 dicembre), Torino (Teatro Alfieri, 17 marzo 2025), Roma (Auditorium Conciliazione, 18 marzo), Spoleto (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, 28 marzo).


Nella foto: Giulio Rapetti Mogol


Intervista di Vittorio Schieroni

Direttore ARTSTART


Vittorio Schieroni: Maestro, per me è davvero un piacere poter parlare con lei: è autore dei testi di canzoni che sono entrate nel cuore di tante persone, compreso il mio. Come prima domanda volevo chiederle quali sono state le sue impressioni ed emozioni nel ricevere dall'Università IULM un Master ad Honorem, importante riconoscimento per una carriera di successi.

 

Mogol: Devo dire la verità, è stata una giornata imprevista e imprevedibile, perché io ricevo tanti premi però questo premio è stato diverso da tutti gli altri, nel senso che, sia per come sono stato accolto, per la presentazione, per il vestito che mi hanno messo, per l'importanza della IULM, è stato un giorno molto particolare. Ho apprezzato tutto, ho conosciuto il Rettore uscente, la nuova Rettrice, siamo anche diventati amici… tutta una storia molto bella.

 

Musica e parole: da dove nasce il suo rapporto con la canzone e come ha iniziato a scrivere testi per gli artisti?

 

Io ho iniziato a scrivere i testi per una ragione economica, nel senso che lavoravo nelle edizioni della Ricordi ed ero addetto alla valutazione delle traduzioni o alle versioni, perché i testi stranieri di solito vengono tradotti e se ne fa una versione. A volte vengono anche cambiati: per esempio c'è un testo che io ho cambiato radicalmente, di David Bowie, che è l'autore di questa canzone, che ha fatto il giro del mondo. Gli è piaciuto così tanto, che invece che cambiare il suo testo, ha cantato il mio in italiano. Si chiama "Ragazzo solo, ragazza sola", mentre il testo suo parla di un comandante di navicella spaziale che dà degli ordini al pilota.

 

Tanti dei testi che ha scritto sono senza tempo, amati da generazioni di persone… quanto è vicina la sua attività, secondo lei, a quella di un poeta?

 

Il problema è che se io scrivo della poesia, che viene valutata universalmente poesia, io divento poeta. Però la valutazione non è così facile farla.

 

Tra le tante canzoni che sono nate grazie al suo contributo c'è "Il mio canto libero" con Lucio Battisti, da sempre una delle mie preferite. Può raccontare la genesi di questa straordinaria canzone?

 

Questo argomento è proprio ciò di cui parlo durante i miei spettacoli: racconto la verità del rapporto tra come sono nate le canzoni e la mia vita. Fra queste, una delle canzoni che parla proprio della mia vita è "Il mio canto libero".

 

Ci può segnalare alcune delle iniziative che le stanno a cuore e a cui si sta dedicando in questo periodo?

 

Ieri ero a Vibo Valentia a parlare ai giovani per la Dante Alighieri: mi è stato richiesto dalla Dante Alighieri e ho fatto questo spettacolo dedicato al rapporto con i giovani. Normalmente faccio anche degli spettacoli sul palcoscenico, dove ci sono diversi tipi di orchestra.

 

Non vedo l'ora infatti di poterla ascoltare domenica durante il suo spettacolo al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano!

 

Domenica lavoro con Gianmarco Carroccia, con il quale ho un grande rapporto, uno spettacolo che ha un grande successo. E sa qual è il motivo? La gente canta con noi e si diverte.


Nella foto: Giulio Rapetti Mogol all'Università IULM con Gianni Canova (Rettore fino al 31 ottobre 2024) e Valentina Garavaglia (Rettrice dal 1° novembre 2024)


Intervista rilasciata da Mogol a Vittorio Schieroni il 1° novembre 2024.
Le immagini che accompagnano il testo sono state gentilmente fornite da Barbara Gimmelli.
Si desidera ringraziare per la disponibilità e per la collaborazione Barbara Gimmelli e l'Università IULM di Milano, in modo particolare Elisa Pasino dell'ufficio stampa dell'Ateneo.

Comments


bottom of page