Il Mercato dei vini in Italia: intervista a Luisa Bianconi
- ARTSTART
- 28 mag 2020
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 8 nov 2020
TORINO. Cantine storiche, grandi Maison, collezioni importanti. Ogni vino rispecchia la tradizione di una azienda, l'immagine del suo territorio, l'entusiasmo di chi la possiede, ma è anche il risultato di valori che accrescono nel tempo e che possono trasformare una bottiglia in un oggetto raro e ricercato. Un bene in grado soddisfare un pubblico sempre più ampio e di appagarne la conquista sotto molteplici aspetti: piacere estetico, esperienza degustativa, creazione o implementazione di una collezione ma anche diversificazione del proprio portfolio attraverso una forma di investimento alternativa. Stiamo parlando della vendita dei vini di pregio e da collezione, settore in continua crescita che ad oggi si conferma come mercato di eccellenza in Italia. Una piazza dove le case d'asta giocano un ruolo fondamentale e da protagoniste, continuando a registrare trend positivi e a richiamare una platea oltre i confini nazionali anche nell'attuale scenario che stiamo vivendo.
Per parlare di questo mercato abbiamo scelto di farlo attraverso la voce e l'esperienza di una delle realtà leader in questo ambito, Aste Bolaffi, storica casa d'aste torinese e punto di riferimento per il collezionismo internazionale. Luisa Bianconi, specialist dipartimento "Vini pregiati e distillati" di Aste Bolaffi, ci illustra in un'intervista le potenzialità e l'evoluzione di questo affascinante settore, tra rarità e vendita all'incanto, offrendo al pubblico anche alcune anticipazioni sulla prossima asta che si svolgerà il 9 giugno. Un mercato, come ci spiega la Dott.ssa Bianconi, che ha regalato anche negli ultimi mesi risultati sopra alle aspettative, mostrando un interesse sempre maggiore anche da parte di un pubblico straniero in particolare per i numerosi vini celebri italiani, ulteriore motivo di orgoglio non solo per le aggiudicazioni in asta ma anche per la tradizione vitivinicola del nostro Paese.
Con questa pubblicazione ARTSTART inaugura la serie di approfondimenti "Vinum et Amo" a cura di Elena Amodeo dedicata al vino e ai legami che intercorrono tra questo straordinario prodotto, frutto della natura e del lavoro dell'uomo, e il mercato, l'arte e la cultura.

Nella foto: Luisa Bianconi, specialist dipartimento "Vini pregiati e distillati" di Aste Bolaffi
Intervista di Elena Amodeo
Art Consultant, Wine Specialist
Co-Owner MADE4ART
Elena Amodeo: La vendita di vini da collezione rappresenta oggigiorno un'eccellenza nel mercato dei beni di lusso, dimostrando negli ultimi anni un trend in crescita e un interesse sempre maggiore anche da parte di un pubblico internazionale. Con le sue vendite all'incanto Aste Bolaffi si conferma una realtà esemplare nel panorama delle aste di vini da collezione in Italia. Come si è evoluto questo comparto nel corso del tempo?
Luisa Bianconi: Il mercato dei vini di pregio in questi anni si è dimostrato molto solido e il suo pubblico, inizialmente composto dai soli addetti ai lavori, è cresciuto esponenzialmente, cambiando nel tempo. Oggi include anche tanti appassionati e privati e molti clienti stranieri, grazie alla modalità di partecipazione online alle aste. Un'altra evoluzione ha riguardato i lotti messi in vendita, che una volta erano principalmente i grandi Château francesi e gli Champagne, poi c'è stato il boom della Borgogna a cui adesso si aggiungono le altre regioni, Loira e Rodano, un tempo considerate minori. Infine il mercato si è aperto agli altri Paesi del mondo e in particolare all'Italia, i cui vini più celebri vantano quotazioni molto vicine a quelle dei cugini francesi e, in alcuni casi, addirittura superiori.
Collezionisti, appassionati, sommelier, enoteche, ristoranti, cantine prestigiose. Un pubblico di acquirenti attento ed eterogeneo che in alcuni casi va al di là della consueta passione per il collezionismo perseguendo anche altri tipi di esigenze. Potrebbe illustrarci il profilo dei vostri clienti e le categorie maggiormente interessate?
Come dicevo, il pubblico del settore vini e distillati è oggi molto ampio e diversificato. Se inizialmente solo i professionisti si facevano vedere in sala d'aste – sommelier, ristoratori o broker – oggi partecipano alle vendite anche tanti privati, sia italiani sia stranieri; talvolta gruppi di amici si aggiudicano bottiglie che difficilmente riuscirebbero a reperire attraverso i canali tradizionali, spesso anche a cifre interessanti. Una cosa accomuna tutti: la ricerca della rarità o del prossimo vino che aumenterà di valore. Molti infatti hanno capito che investire in vino porta i suoi frutti e lo dimostra l'aumento di valore esponenziale di alcune bottiglie negli ultimi anni, un esempio fra tutti il Barolo Monfortino di Giacomo Conterno, ma ogni decennio ha avuto e avrà il suo "Monfortino". Un altro fattore che ha influito tanto sulla clientela è la possibilità di poter partecipare alle aste attraverso la modalità online, in diretta il giorno della vendita, oppure lasciando offerte pre-asta sempre sul nostro sito. In questo modo, alla comodità si unisce anche una certa privacy.

Nella foto: Asta di vini in Sala Bolaffi, Torino 2019
"La ricerca della rarità o del prossimo vino che aumenterà di valore. Molti infatti hanno capito che investire in vino porta i suoi frutti e lo dimostra l'aumento di valore esponenziale di alcune bottiglie negli ultimi anni".
Un vino non solo tramanda la storia di chi lo ha prodotto ma racchiude in sé anche valori intrinsechi e che acquisisce nel corso nel tempo, caratteristiche da rendere alcune bottiglie pressoché uniche. Come è composto il vostro Dipartimento e quali sono i criteri nella ricerca e nella selezione dei vini?
Aste Bolaffi è una controllata del Gruppo Bolaffi, nato a Torino nel 1890 e punto di riferimento per il collezionismo italiano e internazionale. Le Aste sono iniziate nel 1990 con la filatelia e la numismatica aprendosi, negli anni, a numerosi altri ambiti del collezionismo: dai libri antichi e gli autografi ai gioielli e gli orologi, fino ai memorabilia e le auto da collezione, passando per i vini pregiati e i distillati, universo a cui il nome Bolaffi era già legato sin dagli anni Sessanta, grazie al Catalogo di Veronelli. Il dipartimento "Vini pregiati e distillati", di cui io sono specialist e responsabile, è composto anche dal nostro cantiniere Roberto Massa Micon e dalla preziosa assistente Christina Penza, a cui si aggiunge naturalmente tutto il team Aste che, con un grande lavoro di squadra, si occupa degli aspetti amministrativi, organizzativi e logistici. Per i cataloghi cartacei, da sempre tratto distintivo di Aste Bolaffi, ci avvaliamo di bravissimi fotografi, grafici e stampatori professionisti.
La selezione delle bottiglie, estremamente rigorosa, è fondamentale per mantenere costantemente un alto standard qualitativo nelle aste e fidelizzare il cliente. Proponiamo in vendita solo collezioni verificate personalmente per quanto riguarda la provenienza, il luogo e lo stato di conservazione. Vengono valutate ed esaminate esclusivamente bottiglie "quotate" a livello internazionale e prodotte nelle cantine più pregiate e scelte solo le migliori, catalogate e fotografate meticolosamente per essere inserite in catalogo. Lavorando in questo modo, siamo riusciti a instaurare un rapporto di fiducia nel tempo con tutti i nostri clienti, anche quelli stranieri che, spesso, non possono visionare personalmente le bottiglie ma riescono comunque a partecipare all'asta da casa, in qualunque parte del mondo si trovino, tramite le offerte scritte, online e via telefono.
Il mercato di vini di pregio, pur rientrando in un segmento di beni di lusso ben definito, è rivolto a un pubblico molto ampio. Quali sono le potenzialità di questo mercato e i vantaggi nel rivolgersi a una casa d'aste?
Quello del vino è uno dei settori con maggiori potenzialità anche perché i clienti stranieri e dei Paesi emergenti sono sempre di più, mentre i vini pregiati sono prodotti in quantità minime. Inoltre alcune bottiglie vengono bevute e quindi, man mano che gli anni passano, alcune di queste diventano vere rarità. Il costante aumento della domanda, unito a un'offerta sempre più quantitativamente insufficiente, fa sì che il valore delle bottiglie aumenti nel tempo, e di conseguenza anche il giro d'affari dell'intero settore. Inoltre ogni anno vengono "scoperti" e quotati nuovi vini che saranno i vini pregiati del futuro. Per queste ragioni, oltre che rivolgersi ad Aste Bolaffi per acquistare bottiglie di difficile reperibilità, indubbia qualità e conservazione certificata, il mio consiglio è interessarsi al settore anche per diversificare gli investimenti, con la nostra consulenza.

"Quello del vino è uno dei settori con maggiori potenzialità anche perché i clienti stranieri e dei Paesi emergenti sono sempre di più, mentre i vini pregiati sono prodotti in quantità minime".
Alla luce degli ultimi avvenimenti molti settori hanno vissuto una fase di profonde trasformazioni. Mi riferisco in particolare a settori come quelli del turismo, dell'arte, della moda e naturalmente anche a quello vitivinicolo, che dovendosi adattare a una nuova fase di cambiamenti ha reagito con grande spirito e iniziative per venire incontro alla propria Clientela. Quali sono stati i principali cambiamenti per il dipartimento di "Vini"?
In questi mesi di emergenza ci siamo subito attivati e organizzati per non fermarci, proseguendo la nostra regolare attività da remoto e riuscendo a fare, grazie alla tecnologia, un importante lavoro di squadra con una gestione molto solida a livello logistico-amministrativo. Lo dimostra il successo dell'asta svoltasi il 31 marzo, in pieno lockdown, e l'organizzazione di una seconda vendita online il 9 giugno. A differenza delle precedenti aste, che prevedevano la vendita presso la nostra sala d'aste storica di Via Cavour a Torino, con tanto di banditori e pubblico in sala, spesso accompagnata da una degustazione guidata, queste aste si svolgono esclusivamente Internet live con cataloghi solo digitali anziché cartacei. Per quanto riguarda l'asta di marzo il catalogo era già completo ben prima dell'epidemia, dunque non abbiamo avuto problemi nella selezione dei materiali: la vendita ha avuto una partecipazione e un successo di pubblico quasi inimmaginabili e realizzi pari, e in alcuni casi superiori, alla normalità. ll lockdown ha però naturalmente rallentato la raccolta lotti per giugno, dal momento che, senza esaminarli di persona, non avremmo potuto offrire la garanzia che ci contraddistingue. Finalmente dal 18 maggio abbiamo ripreso le nostre attività a pieno ritmo.
Il 9 giugno si terrà una nuova importante asta di vini pregiati e distillati. Come vi state preparando e come sarà possibile partecipare?
Per l'asta del 9 giugno proporremo ai nostri clienti una selezione molto eterogenea di bottiglie. Non mancheranno i vecchi Bordeaux degli storici Château (Lafite Rothschild, Latour, Mouton Rothschild, Margaux, Cheval Blanc, Petrus, etc.), i più prestigiosi Pinot Noir dalla Borgogna (Domaine de la Romanée Conti e Rousseau tra tutti), Champagne di annate più vecchie per gli appassionati del genere, ma anche quelle più recenti per un pubblico più ampio. La nostra proposta si concentrerà anche sui vini italiani così tanto richiesti: i piemontesi più introvabili come Giacosa, Rinaldi, Gaja, Mascarello e soprattutto Giacomo Conterno del quale abbiamo il piacere di proporre una verticale mai vista, composta da 56 Magnum di Barolo Monfortino Riserva dagli anni 1990 al 2010; i toscani Masseto, Sassicaia, Solaia, Ornellaia, Tignanello, Soldera, solo per citarne alcuni. Poi altre chicche dall'Italia e da altri Paesi del mondo e la tradizionale selezione dei distillati più ricercati.
Il catalogo sarà disponibile sul nostro sito www.astebolaffi.it dalla settimana precedente e sempre sul sito sarà possibile iscriversi per partecipare online, lasciare offerte pre-asta o richiedere di essere contattati da un addetto di Aste Bolaffi per partecipare in diretta telefonicamente. Sempre sul sito alla sezione vini sarà possibile leggere la descrizione accurata di tutte le bottiglie in catalogo e vedere le foto.

Aste Bolaffi www.astebolaffi.it
Per informazioni o per richiedere un condition report: 011.0199101, vini@astebolaffi.it
L'intervista a Luisa Bianconi è stata realizzata da Elena Amodeo nel maggio 2020.
Le immagini che accompagnano il testo sono state gentilmente fornite da Aste Bolaffi.
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