BOLOGNA. Riceviamo a pubblichiamo un testo di Giancarlo Graziani e Salvatore Prato dedicato ai nudi femminili di Amedeo Modigliani e al loro mercato.
di
Giancarlo Graziani
Membro fondatore e coordinatore attività Ce.St.Art. - Centro Studi sull'Economia dell'Arte Perito Legale in Beni Artistici - Docente Aggiunto di Economia dell'Arte
e
Salvatore Prato
Membro Ce.St.Art. - Centro Studi sull'Economia dell'Arte
Nell'opera di Amedeo Modigliani furono di grande importanza gli anni 1916 e 1917, per gli incontri che segnarono la Sua Vita e la Sua Arte.
Nel 1916 Egli conobbe Léopold Zborowski, polacco della colonia parigina, poeta e scrittore che divenne mercante per necessità e passione affrontando sacrifici, raggiungendo il successo e perdendolo poi per la Grande Depressione: scomparve in povertà nel 1932, unito dal destino ultimo al Suo protetto.
Nel 1917, in Primavera - la stagione più consona -, conobbe la Sua Compagna Jeanne Hebuterne che fu pittrice di talento e allieva dell'Accademia Colarossi fondata a Parigi dal modello e scultore italiano Filippo Colarossi.
Modigliani all'epoca aveva 34 anni ed era un pittore già maturo ma necessitava di affinarsi nella pratica del Nudo e così iniziò anch'Egli a praticare i corsi dell'Accademia Colarossi che erano aperti, al contrario di quelli delle Accademie pubbliche, anche alle donne.
L'affinamento nella pratica del Nudo avvenne su impulso, e pagamento, di Zborowski che, da accorto mercante, vedeva in questo tipo di dipinto una buona proposta commerciale, oltreché artistica.
Il Livornese si era già confrontato con il nudo femminile ai Suoi inizi, nel 1908, con alcuni studi che certo non hanno nulla in comune con quelli che seguiranno.
A parte sono da considerare le "Cariatidi" degli anni 1911/1912 che esistono come studi per la Sua attività scultorea: non va dimenticato che Modigliani si definiva orgogliosamente "scultore" e che abbandonò questa Arte a causa dei costi e della salute che non Gli permetteva gli sforzi richiesti.
Solo nel 1916 torna ai "Nudi", dopo appunto essersi affidato a "Zbo", diminutivo con cui Modigliani chiamava Zborowski, e fa una prima serie di nudi che certo non hanno la bellezza di quelli che seguiranno seppur caratterizzati da una forte sensualità che certo Modigliani, amante della bellezza femminile che sempre apprezzò, riusciva a trasporre sulla tela.
Il 1917 è l'anno dei "Nudi" tanto che circa un terzo della Sua produzione conosciuta e riferita a quei dodici mesi è dedicata a questo soggetto, con risultati straordinari rispetto a quelli ottenuti solo pochi mesi addietro, prima di frequentare la libera scuola di Colarossi e di amare Jeanne.
È difficile spiegare questo netto miglioramento se non con la pratica che ebbero Amedeo e Jeanne di dipingere a quattro mani, fondendo i loro talenti in uno stato di grazia che ha reso tali opere tra "i Nudi più famosi, e pagati, della Storia dell'Arte", troppo ampio è il divario con i precedenti nudi per essere colmato in così poco tempo correggendo una cifra pittorica già formata.
Ma ciò nulla toglie alla giustezza ed all'importanza delle Opere realizzate in una tale simbiosi di spirito da essere appunto uno solo, Modigliani, - come anche Jeanne usava firmarsi -, seppur rimasta Hebuterne per il Mondo.
L'importanza che Zborowski dava a questa produzione la si evince chiaramente dalla locandina invito realizzata per l'unica esposizione personale realizzata con l'Artista in vita, quella famosa tenuta alla Galleria di Berthe Weill dal 3 al 30 Dicembre 1917, su cui campeggiava il disegno di un "Nudo in piedi", anticipo occhieggiante di quei 4 nudi - n° 17 / 18 / 30 / 31 - inseriti ed esposti in vetrina con tanto di imposizione delle autorità parigine di spostarli negli spazi interni, togliendoli dalla vista esterna.
Su quali fossero i quattro "Nudi" non vi sono certezze anche se sono state tentate identificazioni.
L'idea funzionò ed i "Nudi di Modigliani" riscossero molta notorietà ed un discreto apprezzamento nell'ambiente artistico insieme ad un buon successo commerciale, rafforzatosi poi dopo la scomparsa dell'Artista e della Sua Compagna: la grandissima maggioranza dei "Nudi di Modigliani" conosciuti riportano infatti la provenienza dal mercante polacco.
Ma la fase idilliaca durò poco e così nel 1918 i pochi "Nudi" presero le sembianze di ritratti senza vestiti perdendo la sensualità caratteristica di quelli che li avevano preceduti.
Al rientro dal soggiorno in Costa Azzurra il Livornese esegue ancora tre nudi stanchi in cui il fulgore degli altri è scomparso come la passione per la Compagna che certamente non è con Lui a dipingere ma solamente ad attendere una fine, datasi, che Gli ha conferito fama immortale.
La stagione più riuscita dei "Nudi" è stata breve, pochi mesi compresi tra l'Aprile ed il Dicembre del 1917, ma ha dato al mercato dell'Arte capolavori contesissimi tra i maggiori collezionisti in grado di poter competere in gare al rialzo che hanno visto fissare il prezzo a 170 milioni di dollari USA per il "Nudo rosso" ("Nu couché") venduto da Christie's nel 2015, a 157 milioni per il "Nudo sdraiato, sul lato sinistro" ("Nu couché sur le côté gauche") venduto da Sotheby's nel 2018, a 68 milioni per il "Nudo seduto su un divano" ("Nu assis sur un divan" - "La Belle Romaine"), venduto da Sotheby's nel 2010, solo per ricordare i più alti ed i più recenti.
Ma visto i multipli fatti da questi ultimi due dipinti, tornati sotto il martello del battitore a distanza di pochi anni, cosa dovremmo aspettarci quando accadrà di nuovo od un Nudo mai visto apparirà in una sala d'asta?
Ad esempio il "Piccolo nudo rosso", recentemente riscoperto in una Collezione privata e che gli studi fatti identificano come il prototipo dei "Nudi di Modigliani" nonché idea primigenia del celeberrimo "Nudo rosso" (quest'ultimo ingrandito con qualche incertezza nelle sue maggiori dimensioni più commercialmente attraenti) il quale riporta eccezionalmente la firma "dedo", firma che viene pubblicata in questo articolo per la prima volta.
L'opera artistica di Modigliani si è apprezzata in maniera rilevante dopo gli anni '60 del Novecento tanto da raggiungere prezzi di aggiudicazione elevatissimi nel secondo decennio del XXI° secolo che l'hanno portata ai vertici assoluti del mercato internazionale.
Fino a quel momento il Livornese era considerato non al livello dei capiscuola dell'Arte Moderna come Matisse, Picasso, Braque e Leger tanto che i dipinti di Modigliani non raggiungevano la soglia dei 50.000 dollari USA mentre quelli dei quattro esponenti maggiori registravano anche punte tre volte superiori.
La particolare riconoscibilità del Suo tratto è stata poi la caratteristica che ne ha fatto impennare la domanda dato che tutti i maggiori collezionisti e la gran parte dei musei desiderava avere una testimonianza significativa di Amedeo Modigliani, l'esempio paradigmatico dell'Artista Moderno.
I suoi Ritratti sono stati sempre più apprezzati ed in particolare quelli aventi per soggetto la compagna Jeanne: il loro rapporto romantico e drammatico ha certamente contribuito al fascino dell'opera di Modigliani, opera in cui, come in questo caso, i due talenti si uniscono in una simbiosi totale.
Una particolare domanda vi è sempre stata per i "Nudi femminili di Modigliani" che, stimolata astutamente da Zborowski, hanno indotto una forte attesa per il loro ingresso sul mercato degli scambi anche per la loro rarità: ad oggi sono solo una decina questi dipinti in collezioni private e che quindi possono alimentare la fortissima richiesta.
Naturalmente condizioni particolari, vi era la II° Grande Guerra, hanno visto nel 1940 a Parigi passare di mano il "Nudo sdraiato con le braccia dietro la testa" (Catalogo Ceroni n° 148), oggi a Zurigo, per 34.000 franchi francesi, meno di 1.000 dollari USA, prezzo all'epoca giusto per un ritratto.
L'ascesa si fa poi vertiginosa dal 1984 quando il "Nudo sdraiato con le mani al viso - La Reveuse (la Sognatrice)" (Catalogo Ceroni n° 197), oggi a New York, cambia di proprietà per 4.620.000 dollari USA, una cifra importante ma che con il tempo impallidirà.
Sette anni dopo il "Nudo seduto con collana di corallo" (Catalogo Ceroni n° 187), oggi a New York, venne stimato tra i 7 ed i 10 milioni di dollari USA e raggiunse il prezzo di 12.432.000 dollari USA, il triplo del precedente.
Nel 1997, eccezionalmente, il "Nudo sdraiato con le braccia piegate" (Catalogo Ceroni n° 144), oggi a New York, viene messo all'asta con una valutazione di poco superiore al prezzo precedente - 10/12 milioni di dollari USA - restando invenduto: il motivo risiede certamente nella minore riuscita del dipinto rispetto a quelli celeberrimi del 1917, di fattura decisamente superiore per la presenza di Jeanne, che faranno poi registrare le prestazioni record.
Nel 1999 fu la volta del "Nudo seduto su un divano - La Belle Romaine" (Catalogo Ceroni n° 192), oggi a New York, che, sostenuto anche dalla sua probabile presenza alla famosa esposizione della Galleria Weill, fermò il martello del banditore a 15.250.000 dollari USA, riservandosi il clamoroso exploit di qualche anno dopo.
Con il nuovo secolo i "Nudi di Modigliani" sembra che non abbiano limiti tant'è che nel 2003 il "Nudo sdraiato sul lato sinistro" (Catalogo Ceroni n° 184), oggi a New York, supera la stima compresa tra i 20 ed i 25 milioni di dollari USA per fermarsi a 26.887.550 al momento, e tornare poi con un'affermazione straordinaria dopo tre lustri.
Nel 2006 c'è un ripensamento date alcune versioni dell'opera "Nudo in piedi - Venere" (Catalogo Ceroni n° 189), oggi a New York, che comunque da una indicazione di 6/9 milioni di dollari USA raggiunge i 15.920.000 dollari Usa attestandosi sul prezzo di Fine Novecento.
Ma è tra il 2010 ed il 2018 che le quotazioni si fanno impensabili sotto la spinta della domanda.
Nel 2010 il "Nudo seduto su un divano - La Belle Romaine", dopo appena undici anni, viene riproposto all'incanto realizzando ben 68.962.500 dollari USA con un aumento del prezzo di oltre 53 milioni di dollari USA, più del quadruplo.
E questo risultato è certamente tra i motivi che portano sul mercato nel 2015 il "Nudo rosso" (Catalogo Ceroni n° 198), oggi nella Repubblica Popolare Cinese, che stabilisce il massimo ottenuto con 170.405.000 dollari USA.
C'è però ancora da registrare il ritorno agli scambi dopo quindici anni, nel 2018, del "Nudo sdraiato sul lato sinistro" che, certamente spinto dal successo del dipinto che lo ha preceduto, fa una prestazione positiva del 484,2% raggiungendo i 157.159.000 dollari USA, confermando il livello di tali opere con un aumento di ben 131 milioni di dollari USA.
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