MILANO. La Galleria Christian Stein presenta la personale di Giulio Paolini "Tutto e niente", dal 20 ottobre 2023 al 13 gennaio 2024 in Corso Monforte 23; inaugurazione giovedì 19 ottobre dalle ore 18 alle 21.
Nella foto: Gianfranco Benedetti e Giulio Paolini, Nagoya, 1997 - Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino - Foto Shigeo Anzai
La Galleria Christian Stein presenta l'esposizione personale di Giulio Paolini (Genova, 1940) dal titolo "Tutto e niente". L'artista ha esposto per la prima volta in Galleria a Torino quasi sessant'anni fa, nel 1967, e poi, regolarmente, per tutta la sua carriera, fino alla recente personale a Milano nel 2020.
In mostra cinque lavori di cui quattro inediti realizzati per l'occasione. Opere che affrontano temi quali la figura dell'autore e l'arte come dimensione dell'assoluto, declinate secondo il vocabolario fondante del linguaggio paoliniano.
Al centro dell'ambiente campeggia "L'anima in posa", 2023, nelle parole di Paolini: "la figura femminile sembra intenta a disperdere o a raccogliere fogli bianchi (gli stati d'animo) che cadono al suolo. Ogni foglio, liberato nell'aria dalla mano della figura, 'incontra' un suo uguale e disegna il profilo del fuggevole contatto appena avvenuto. Le linee a matita fissano così le tracce di una coincidenza ormai dissolta".
Il calco in gesso della Venere evoca l'incorporea e inafferrabile essenza dell'anima che dispiega le sue diverse espressioni in un insieme di fogli che non esprimono null'altro che la loro stessa esistenza.
Sulla parete di destra è collocata l'opera "Delfo (V)" (2022) che, come dichiara Paolini, presenta "ancora l'autore, visto di spalle, che si inoltra fra due ali di statue antiche le quali sembrano assistere, e forse dar senso, al suo percorso".
In linea con le quattro versioni precedenti dell'omonima serie di "autoritratti" – realizzati rispettivamente nel 1965, 1968, 1977 e 1997 – l'autore non rivela alcun responso oracolare, ma, al contrario, si pone in ascolto, in atteggiamento di contemplazione. Il suo sguardo inscrive una prospettiva temporale, che individua nella classicità un contesto di riferimento.
Nella parete di fondo si scorge l'installazione "In cornice", 2023, così descritta dall'artista: una modella (la Musa?) esita a scegliere se e come mostrarsi e sembra affidarsi all'eventualità del modo di apparire. Tutto è dunque detto (o non detto), nascosto o in cornice nel momento stesso che precede la rivelazione dell'immagine.
Il gesto della figura, incerta nella scelta dell'una o dell'altra cornice, evoca il divenire stesso di un'opera. In questa incessante danza delle cornici, una di esse, come fosse stata scelta tra le altre, si trova esposta alla parete.
Foto: Giulio Paolini, "In cornice", 2023, calco in gesso, base bianca, cornici dorate, cornice dorata applicata su stampa fotografica montata su Dibond, misure complessive 220 x 180 x 150 cm - Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino - Foto Andrea Veneri
E infine sulla parete di sinistra, conclude Paolini: "Siamo così giunti al punto dove ogni conclusione deve giungere per essere creduta, ovvero al 'Tutto e niente' (2023) che presenta, e nasconde, i segni di un universo sempre uguale a se stesso. La visione che si offre ai nostri occhi è tutt'altro che virginale, è anzi un mosaico composto dalle tante tessere che costituiscono il cielo stellato delle immagini conosciute finora. Non solo, ma forse anche di quelle che potrebbero annunciarsi in seguito... È grazie all'eventualità che passato e futuro arrivino a sovrapporsi e a coincidere che possiamo credere all'ipotesi di un'immagine data per sempre o mai esistita".
Nove pannelli caratterizzati da figure geometriche traforate ospitano frammenti cartacei di immagini disparate (opere della storia dell'arte, figure, vedute ecc.), tratte dalle diverse fonti presenti negli archivi dello studio dell'artista. I frammenti, di incerta identificazione, formano una costellazione di ignota origine.
L'allestimento di Giulio Paolini in Corso Monforte è estraneo a ogni riflessione sulla realtà corrente per condurre il visitatore in un percorso denso di interrogativi sullo statuto dell'opera d'arte, il ruolo dell'artista e il mistero della bellezza.
In procinto di compiere 83 anni, l'artista continua, con la passione e il rigore di sempre, a elaborare nuove formulazioni visive dei temi che hanno contraddistinto la sua riflessione concettuale a partire dagli anni Sessanta.
È attualmente in corso un'altra personale di Giulio Paolini dal titolo "Et in Arcadia ego", presso i Musei Civici di Verona – Galleria d'Arte Moderna Achille Forti (dal 15 ottobre 2023 al 3 marzo 2024), in collaborazione con ArtVerona.
Foto: Giulio Paolini, "Delfo (V)", 2022, matita e collage su stampa fotografica applicata su Dibond in teca in plexiglass, 182 x 97 cm circa - Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino - Foto Luca Vianello
Galleria Christian Stein Milano, Corso Monforte 23 20 ottobre 2023 - 13 gennaio 2024 Inaugurazione giovedì 19 ottobre ore 18 - 21 Dal lunedì al venerdì ore 10 - 19, sabato: 10 - 13 / 15 - 19 Per informazioni: tel. 02.76393301 - info@galleriachristianstein.com www.galleriachristianstein.it
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